Nel 2022 sono stati gestiti complessivamente 126 progetti di aiuto a beneficio di 61 bambini. Il progetto pannolini è stato il primo tra tutti. Purtroppo, nonostante la diminuzione dell’IVA decisa dal Governo, gli effetti sperati non si sono verificati completamente, poiché in alcuni casi il minore costo previsto è stato quasi completamente annullato dall’aumento del prezzo degli stessi. Al fine di rispondere alle esigenze delle mamme, abbiamo introdotto, a partire dall’anno scorso, l’inclusione di una crema per il cambio e alcuni prodotti per l’igiene dei piccoli. 7 i progetti economici, finalizzati ad uno specifico scopo e 38 quelli alimentari, tra svezzamento ed alimenti per la prima infanzia.
Oltre a questi, abbiamo anche fornito 15 corredini e distribuito indumenti (con 130 accessi al guardaroba) e varie attrezzature.
Gli aiuti sono stati distribuiti dalle nostre volontarie, al termine degli incontri mensili di ascolto e monitoraggio che nel 2022 sono stati complessivamente 342.
Sabato 13 maggio nel corso dell’assemblea ordinaria dei soci, la presidente Ernestina Guaitani ha presentato la relazione sull’attività svolta durante il 2022 da cui abbiamo estrapolato alcuni dati statistici.
I nuovi nati sono stati complessivamente 27. Le mamme di 13 neonati sono venute al Cav in gravidanza, 14 dopo il parto.
Il numero di mamme accolte ed aiutate nel 2022 è stato pari a 69 di cui il 44% circa si sono rivolte a noi per la prima volta su indicazione delle Caritas locali o dei servizi sociali, ma soprattutto della rete amicale e parentale.
Il numero di mamme è stato influenzato sia dagli effetti delle misure sociali adottate in seguito al Covid (gli aiuti predisposti dalle istituzioni, il rafforzamento delle associazioni caritative locali) sia dall’emergenza dei profughi ucraini che ha provocato, al di la delle raccolte specifiche, una generica impennata delle donazioni di generi alimentari e non, anche per la fascia 0-2 anni, che si è protratta per diversi mesi e di cui hanno potuto beneficiare diverse famiglie indigenti a cui le associazioni caritative locali hanno distribuito i beni.
Possiamo delineare un profilo delle donne venute al Cav nell’anno passato?
«Si tratta per lo più di donne immigrate» risponde la presidente, «con un tasso di istruzione più alto rispetto al passato. Un diploma, a volte una laurea, non riconosciuti nel nostro Paese. Il loro numero è in calo negli ultimi tre anni a differenza delle mamme italiane il cui numero rimane stabile e che nello scorso anno hanno rappresentato il 20% delle mamme.
I nuclei famigliari sono per la maggior parte costituiti da 1 o 2 figli, alcuni, pochi, sono addirittura al primo figlio.
L’Età delle mamme varia da 17 a 46 anni. La maggior parte ha un’età intorno ai 30 e più, quelle sotto i 29 anni sono solo 19, poco meno di un terzo del totale delle mamme venute al nostro Centro mentre ben 13 superano i 40 anni.»
La motivazione che ha spinto le mamme dalle prime fasi della gravidanza a dopo il parto a rivolgersi a noi è essenzialmente di natura economica, ma spesso è stata anche influenzata da una serie di complesse dinamiche personali, sociali e familiari. Le situazioni variano ampiamente: dalla famiglia d’origine problematica alla violenza domestica, dalla minore età al bullismo, da problemi di salute del neonato alla disabilità di un figlio, dal lavoro precario o mal retribuito alla disoccupazione, dall’abbandono da parte del partner dopo aver comunicato la gravidanza all’essere mamma single ed aver perso il lavoro, tanto per fare qualche esempio.
Inoltre, esistono anche sfide specifiche legate all’immigrazione che hanno influenzato la decisione delle mamme di cercare aiuto. L’immigrazione infatti può aumentare la vulnerabilità di queste donne, aggiungendo ulteriori ostacoli e difficoltà quali l’adattamento a una nuova cultura, la barriera linguistica, la mancanza di supporto familiare e sociale nel nuovo paese e la difficoltà nell’accedere ai servizi sanitari e sociali.
A tutte le mamme che si sono rivolte a noi abbiamo fornito il nostro supporto impegnandoci ad offrire un ambiente accogliente in cui potessero trovare ascolto ed aiuto concreto durante questa fase importante della loro vita.
Negli ultimi anni l’ISTAT ha sollevato l’allarme sulla voragine demografica, spingendo alla promozione di convegni, seminari e stati generali sulla natalità. Da queste iniziative sono emerse anche interessanti proposte per affrontare il problema ma non sono sufficienti.
«L’attenzione alle donne in gravidanza o neomamme che si trovano nel bisogno è fondamentale per offrire loro il sostegno necessario durante questo periodo cruciale della loro vita.
Per trovare soluzioni efficaci e sostenibili è importante che le Istituzioni considerino le complesse sfaccettature delle loro situazioni ed affrontino le questioni economiche, sociali e familiari che le influenzano. Dovrebbero altresì promuovere il lavoro in rete tra il Terzo Settore e gli altri soggetti sociali e sanitari che operano sui Territori locali. Solo così potremo contribuire a creare una società in cui ogni madre e ogni bambino abbiano la possibilità di affrontare il futuro con sicurezza e speranza.»
In occasione della 45° Giornata per la Vita che si terrà domenica 5 febbraio 2023 il nostro Cav ritornerà a festeggiare la Vita con le colorate e gioiose primule nelle parrocchie di Cassano e delle località limitrofe che aderiscono all’iniziativa. Saremo presenti con i banchetti di primule sin da sabato sera in concomitanza con le messe prefestive.
Il ricavato, dedotte le spese, sarà interamente utilizzato per i nostri progetti a sostegno delle mamme e dei loro piccoli.
Domenica 5 febbraio presso il locale della “Buona Stampa” di via Veneto sarà possibile rinnovare, la quota associativa relativa al 2023.
A tale scopo una nostra volontaria sarà presente dalle 11:00 alle 12:15
E’ un’opportunità che da quest’anno vogliamo dare a tutti i nostri soci vecchi e nuovi, in particolare a coloro che non utilizzano i pagamenti online, al fine di evitar loro lunghe code in Posta e commissioni. Il costo della quota associativa è invariato e pari a 30€.
La domenica seguente (12 febbraio), riprenderemo dopo lo stop imposto dalla pandemia di covid19, il “pranzo dei soci” momento conviviale per trascorrere insieme qualche ora in allegria. Il pranzo si terrà domenica 12 febbraio alle ore 12:30 presso il ristorante Julia, al costo di 25€ per persona. Le adesioni si ricevono entro sabato 4 febbraio, telefonando al numero 0363/60474 tutti i giorni dalle 13:30 alle 14:30 oppure inviando una mail all’indirizzo info@cavcassano.it specificando il numero di persone per le quali si prenota. Ricordiamo che il pranzo è aperto anche ai non soci (parenti, amici, conoscenti, simpatizzanti, …)
Le adesioni si ricevono entro sabato 4 febbraio, telefonando al numero 0363/60474 tutti i giorni dalle 13:30 alle 14:30 oppure inviando una mail all’indirizzo info@cavcassano.it specificando il numero di persone per le quali si prenota. Ricordiamo che il pranzo è aperto anche ai non soci (parenti, amici, conoscenti, simpatizzanti, …)
Vogliamo ringraziare tutti coloro, gruppi e singoli, che si sono resi disponibili a darci una mano.