Suffragette e ricorrenze

Suffragette e ricorrenze

Settant’anni fa, nel marzo del 1946 in occasione delle elezioni amministrative e il 2 giugno 1946 in occasione del referendum tra monarchia e repubblica, in Italia le donne votavano per la prima volta. Dopo la tragedia della seconda guerra mondiale, il suffragio universale perfetto portava a compimento una battaglia cominciata in Italia all’indomani dell’Unità, passata attraverso le petizioni delle prime femministe all’inizio del Novecento e corroborata dalla partecipazione delle donne alla guerra di Resistenza…………………. il progetto di società democratica e partecipativa che si stava delineando, in cui le donne avrebbero continuato a lottare per affermare la parità dei loro diritti in ogni campo della vita privata e pubblica, dall’economia alla politica e alla cultura.
E’ questo lo spunto proposto dal Miur per la traccia del tema di argomento storico, della prima prova degli esami di maturità iniziati lo scorso 22 giugno.
Tacciata di banalità da alcuni, (lo storico Giovanni Sabbatucci su “La Repubblica” per esempio), troppo scontata per altri, la traccia comunque, richiama un tema importante ed attuale nonché un grande traguardo per le donne del nostro Paese che nella rivendicazione del diritto di voto si ispirarono alle suffragette di altre nazioni.

Le suffragette Lucy Burns e Katherine Morey

Le suffragette Lucy Burns e Katherine Morey

Curiosamente, lo stesso giorno di 99 anni prima, (22 giugno 1917) le suffragette americane Lucy Burns e Katherine Morey furono arrestate nel corso di una pacifica e silenziosa protesta di fronte alla Casa Bianca, mentre portavano uno striscione sul quale era citata una frase del presidente Woodrow Wilson: “Combatteremo per le cose che abbiamo sempre avuto a cuore, per la democrazia, per il diritto di coloro che si sottomettono all’autorità ad avere voce nei loro governi”.
Da qualche mese la femminista pro-life Alice Paul aveva organizzato picchetti davanti alla Casa Bianca.
Sfidando le intemperie, gli insulti e le violenze fisiche, più di un migliaio di donne (le “Sentinelle Silenziose”) rivendicarono giorno e notte tranne la domenica, il diritto di voto per le donne.
Il 27 giugno 1917, sei suffragette furono condannate a tre giorni di carcere per “ostacolo al traffico”.
Fu data loro la possibilità di pagare una multa di 25 dollari in luogo della galera, ma le donne scelsero il carcere dove chiesero di essere trattate come prigioniere politiche e continuarono la loro protesta mediante lo sciopero della fame.

Picchetto di suffragette davanti alla Casa Bianca

Picchetto di suffragette davanti alla Casa Bianca

Tre anni più tardi, il 18 agosto 1920, venne ratificato dai tre quarti degli Stati federati il XIX emendamento alla Costituzione degli Stati Uniti d’America, che garantiva il diritto di voto alle donne in tutto il territorio della Federazione.

 

 

 

 

 

 

Foto tratte dal sito FeministsForLife.org

 

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