Sabato 13 maggio nel corso dell’assemblea ordinaria dei soci, la presidente Ernestina Guaitani ha presentato la relazione sull’attività svolta durante il 2022 da cui abbiamo estrapolato alcuni dati statistici.
I nuovi nati sono stati complessivamente 27. Le mamme di 13 neonati sono venute al Cav in gravidanza, 14 dopo il parto.
Il numero di mamme accolte ed aiutate nel 2022 è stato pari a 69 di cui il 44% circa si sono rivolte a noi per la prima volta su indicazione delle Caritas locali o dei servizi sociali, ma soprattutto della rete amicale e parentale.
Il numero di mamme è stato influenzato sia dagli effetti delle misure sociali adottate in seguito al Covid (gli aiuti predisposti dalle istituzioni, il rafforzamento delle associazioni caritative locali) sia dall’emergenza dei profughi ucraini che ha provocato, al di la delle raccolte specifiche, una generica impennata delle donazioni di generi alimentari e non, anche per la fascia 0-2 anni, che si è protratta per diversi mesi e di cui hanno potuto beneficiare diverse famiglie indigenti a cui le associazioni caritative locali hanno distribuito i beni.
Possiamo delineare un profilo delle donne venute al Cav nell’anno passato?
«Si tratta per lo più di donne immigrate» risponde la presidente, «con un tasso di istruzione più alto rispetto al passato. Un diploma, a volte una laurea, non riconosciuti nel nostro Paese. Il loro numero è in calo negli ultimi tre anni a differenza delle mamme italiane il cui numero rimane stabile e che nello scorso anno hanno rappresentato il 20% delle mamme.
I nuclei famigliari sono per la maggior parte costituiti da 1 o 2 figli, alcuni, pochi, sono addirittura al primo figlio.
L’Età delle mamme varia da 17 a 46 anni. La maggior parte ha un’età intorno ai 30 e più, quelle sotto i 29 anni sono solo 19, poco meno di un terzo del totale delle mamme venute al nostro Centro mentre ben 13 superano i 40 anni.»
La motivazione che ha spinto le mamme dalle prime fasi della gravidanza a dopo il parto a rivolgersi a noi è essenzialmente di natura economica, ma spesso è stata anche influenzata da una serie di complesse dinamiche personali, sociali e familiari. Le situazioni variano ampiamente: dalla famiglia d’origine problematica alla violenza domestica, dalla minore età al bullismo, da problemi di salute del neonato alla disabilità di un figlio, dal lavoro precario o mal retribuito alla disoccupazione, dall’abbandono da parte del partner dopo aver comunicato la gravidanza all’essere mamma single ed aver perso il lavoro, tanto per fare qualche esempio.
Inoltre, esistono anche sfide specifiche legate all’immigrazione che hanno influenzato la decisione delle mamme di cercare aiuto. L’immigrazione infatti può aumentare la vulnerabilità di queste donne, aggiungendo ulteriori ostacoli e difficoltà quali l’adattamento a una nuova cultura, la barriera linguistica, la mancanza di supporto familiare e sociale nel nuovo paese e la difficoltà nell’accedere ai servizi sanitari e sociali.
A tutte le mamme che si sono rivolte a noi abbiamo fornito il nostro supporto impegnandoci ad offrire un ambiente accogliente in cui potessero trovare ascolto ed aiuto concreto durante questa fase importante della loro vita.
Negli ultimi anni l’ISTAT ha sollevato l’allarme sulla voragine demografica, spingendo alla promozione di convegni, seminari e stati generali sulla natalità. Da queste iniziative sono emerse anche interessanti proposte per affrontare il problema ma non sono sufficienti.
«L’attenzione alle donne in gravidanza o neomamme che si trovano nel bisogno è fondamentale per offrire loro il sostegno necessario durante questo periodo cruciale della loro vita.
Per trovare soluzioni efficaci e sostenibili è importante che le Istituzioni considerino le complesse sfaccettature delle loro situazioni ed affrontino le questioni economiche, sociali e familiari che le influenzano. Dovrebbero altresì promuovere il lavoro in rete tra il Terzo Settore e gli altri soggetti sociali e sanitari che operano sui Territori locali. Solo così potremo contribuire a creare una società in cui ogni madre e ogni bambino abbiano la possibilità di affrontare il futuro con sicurezza e speranza.»
In occasione della 45° Giornata per la Vita che si terrà domenica 5 febbraio 2023 il nostro Cav ritornerà a festeggiare la Vita con le colorate e gioiose primule nelle parrocchie di Cassano e delle località limitrofe che aderiscono all’iniziativa. Saremo presenti con i banchetti di primule sin da sabato sera in concomitanza con le messe prefestive.
Il ricavato, dedotte le spese, sarà interamente utilizzato per i nostri progetti a sostegno delle mamme e dei loro piccoli.
Domenica 5 febbraio presso il locale della “Buona Stampa” di via Veneto sarà possibile rinnovare, la quota associativa relativa al 2023.
A tale scopo una nostra volontaria sarà presente dalle 11:00 alle 12:15
E’ un’opportunità che da quest’anno vogliamo dare a tutti i nostri soci vecchi e nuovi, in particolare a coloro che non utilizzano i pagamenti online, al fine di evitar loro lunghe code in Posta e commissioni. Il costo della quota associativa è invariato e pari a 30€.
La domenica seguente (12 febbraio), riprenderemo dopo lo stop imposto dalla pandemia di covid19, il “pranzo dei soci” momento conviviale per trascorrere insieme qualche ora in allegria. Il pranzo si terrà domenica 12 febbraio alle ore 12:30 presso il ristorante Julia, al costo di 25€ per persona. Le adesioni si ricevono entro sabato 4 febbraio, telefonando al numero 0363/60474 tutti i giorni dalle 13:30 alle 14:30 oppure inviando una mail all’indirizzo info@cavcassano.it specificando il numero di persone per le quali si prenota. Ricordiamo che il pranzo è aperto anche ai non soci (parenti, amici, conoscenti, simpatizzanti, …)
Le adesioni si ricevono entro sabato 4 febbraio, telefonando al numero 0363/60474 tutti i giorni dalle 13:30 alle 14:30 oppure inviando una mail all’indirizzo info@cavcassano.it specificando il numero di persone per le quali si prenota. Ricordiamo che il pranzo è aperto anche ai non soci (parenti, amici, conoscenti, simpatizzanti, …)
Vogliamo ringraziare tutti coloro, gruppi e singoli, che si sono resi disponibili a darci una mano.
Nel corso dell’Assemblea Soci che si è tenuta sabato 9 aprile, si è proceduto al rinnovo del Consiglio Direttivo. I neoconsiglieri nello stesso giorno si sono riuniti per eleggere il Presidente e le altre cariche previste dallo Statuto.
Completa la squadra, la consigliera Raffaella Vischioni
Questo il titolo del messaggio della CEI in occasione della 44esima Giornata per la Vita, incentrata sulla dimensione della cura: «Ciascuno ha bisogno che qualcun altro si prenda cura di lui, che custodisca la sua vita» si legge.
Noi riteniamo che il primo passo del prendersi cura sia accogliere l’altro, proteggendone innanzitutto l’esistenza. Questo vale per tutti, ma soprattutto per i più fragili: i nostri anziani, i nostri malati, i nostri bambini, anche quelli non ancora nati, i più fragili di tutti. E’ proprio per loro che più di 40 anni fa, la Chiesa italiana volle questa giornata.
Il nome, “Giornata per la Vita”, non deve trarre in confusione, tale giornata è stata voluta non per riflettere sulla vita umana in senso lato, in tutta la sua complessità e varietà ma per parlare di quella di coloro che non sono ancora nati, che non sono considerati persone, che non possono parlare, ovvero per dare loro voce.
«Mettere termine a un’esistenza» scrivono i Vescovi «è quasi sempre il tragico esito di persone lasciate sole con i loro problemi e la loro disperazione.»
Parole queste, a cui fanno eco tante belle testimonianze di mamme e famiglie aiutate dai Centri di Aiuto alla Vita ad accogliere e custodire la vita in un momento di difficoltà o di crisi. Sul retro del volantino distribuito ai nostri banchetti di primule, sono riportati alcuni dati della nostra attività nel 2021. Dietro ai freddi numeri, ci sono volti, storie personali e tanto, tanto coraggio ed amore.
La tenera immagine scelta per la Giornata per la Vita di quest’anno in cui un bambino dorme sereno tra le braccia del proprio papà, richiama un’altra foto che tutti avrete senz’altro visto: quella del piccolo Mustafà, il bimbo siriano privo di arti, sollevato dalle braccia del suo papà.
Colpisce la vitalità di questo bambino, il suo sorriso contagioso, che scalda il cuore.
Al giorno d’oggi si parla molto di qualità della vita che secondo alcuni, non sarebbe degna di essere vissuta, se inferiore ad un livello di qualità arbitrariamente fissato.
Ecco, forse al posto delle primule, potremmo mettere lui quale simbolo di questa Giornata per la Vita, a ricordarci che la “cultura dello scarto” come ripetuto più volte da papa Francesco, anche se ammantata di pietà, non può e non deve umanamente appartenerci.
Durante il lockdown abbiamo continuato a raccogliere richieste d’aiuto e far pervenire aiuti materiali alle mamme sole ed alle famiglie in difficoltà. Ora ci stiamo organizzando per tornare “alla normalità”. Igienizzazione dei locali, divisori in plexiglas, mascherine, guanti, liquido igienizzante, termometro digitale, siamo quasi pronti. Da fine giugno torneremo ad accogliere le mamme nei nostri locali. Purtroppo ad un aumento dei costi, dovuti sia agli aiuti distribuiti ma anche alle misure anti-contagio adottate, ha fatto riscontro una drastica diminuzione delle donazioni. Per questo chiediamo il tuo aiuto. Dona il tuo 5×1000 al Centro di Aiuto alla Vita di Cassano e sostieni i nostri progetti a favore delle donne in gravidanza e delle mamme con neonati che si trovano in condizioni di forte disagio (economico, sociale, ….). A te non costa nulla, per noi, anzi, per loro è importantissimo.
I bambini sono il nostro futuro. Fai una scelta di vita !
Dall’inizio del contagio da Covid-19 il Cav ha chiuso la propria sede al pubblico. Come ci spiega la presidente Maristella Cremonesi «E’ stata una decisione sofferta ma inevitabile. Necessaria per tutelare la salute delle nostre utenti e delle volontarie, la maggior parte delle quali ultrasessantacinquenne. Inizialmente l’epidemia sembrava localizzata in una zona circoscritta della Lombardia, ma poi il contagio si è esteso e la situazione è precipitata.»
Sono stati pertanto sospesi tutti i servizi che comportavano un contatto come accoglienza, colloqui, guardaroba, garantendo vicinanza, ascolto e supporto tramite telefono, mail e i social. «Dal 24 febbraio al 30 aprile, tutti i giorni dalle 9 alle 18, anche la domenica.»
E’ proseguita la consegna degli aiuti materiali nella maggior parte dei casi seguiti.
I progetti che non prevedevano la consegna di prodotti non hanno subito interruzioni o ritardi; negli altri casi, accordi con la Protezione Civile di Cassano alla quale va il nostro più sentito ringraziamento, e con altre associazioni hanno consentito di consegnare direttamente a casa dell’interessata latte, pannolini e alimenti per l’infanzia in diverse località del territorio di nostra competenza.
Un cambiamento di non poco conto nella nostra operatività, ma il sistema ha retto bene nonostante la carenza di volontari, anche nella fase emergenziale, ed è stato in grado di dare una risposta a tutti, indirizzando le richieste che non erano di nostra pertinenza ai soggetti in grado di intervenire.
Questa esperienza ha rafforzato la nostra filosofia e il nostro modus operandi che pone al centro la “persona” in una particolare fase della sua vita, con tutte le sue fragilità, dubbi ma anche potenzialità. L’incontro e l’ascolto sono fondamentali nella costruzione di una efficace relazione d’aiuto. «Le donne che hanno chiamato, in attesa di un figlio o neomamme, erano preoccupate, ansiose, avevano bisogno di qualcuno che le stesse ad ascoltare, ancor prima dell’aiuto materiale in sé. Con la scusa di ringraziarci, molte hanno richiamato anche solo per fare due chiacchiere. Alcune donne vivevano già situazioni di particolare disagio che la pandemia ha amplificato.» Racconta una volontaria.
Inoltre in questo difficile periodo abbiamo colto i frutti di anni spesi a costruire rapporti e consolidare collaborazioni con i Servizi Sociali di Cassano e località limitrofe, le associazioni del Forum, le Caritas, la già citata Protezione Civile ed altre associazioni caritative e del Terzo Settore operanti non solo a Cassano.
In altre parole la “Rete” ci ha consentito di far avere aiuti a mamme e famiglie altrimenti non raggiungibili, di gestire problematiche al di fuori delle nostre possibilità d’intervento. Ci ha aiutato a superare i problemi derivanti dai limiti definiti dal nostro Statuto ed il senso di impotenza che sperimentiamo quando le situazioni li travalicano.
Siamo al lavoro per riprendere gradualmente la piena operatività. In una recente riunione il Consiglio Direttivo si è occupato della questione; i problemi non sono pochi e la sicurezza delle volontarie e delle utenti è in cima alla lista. Innanzitutto dovremo dotarci dei presidi sanitari previsti dal DPCM e a questo proposito vogliamo ringraziare l’agenzia Tempocasa di Cassano che ci ha regalato 250 mascherine che abbiamo condiviso con il Gruppo di Volontariato Vincenziano. Mercoledì scorso le abbiamo ricevute direttamente dal responsabile Alberto Alemanno:. «Siamo molto contenti, come Tempocasa, di poter dare il nostro piccolo contributo convinti che sia cosa utile e gradita. Sono ormai 6 anni che abbiamo questa attività a Cassano, ma soprattutto siamo tutti cittadini cassanesi e ci è sembrato giusto dare una mano ai nostri concittadini in questo momento storico delicato.»
Che sia cosa utile e gradita, ci può scommettere sig. Alemanno!
Dopo l’Assemblea di giugno in cui abbiamo presentato ed approvato il nuovo Statuto adeguato alle disposizioni del Codice del Terzo Settore (DLGS 117 del 03/07/2017) un nuovo importante appuntamento è alle porte: il rinnovo del Consiglio Direttivo.
Il 30 novembre 2019 alle 15.00, presso il Centro Civico di via Dante, si terrà a tal proposito l’Assemblea Soci.
Parleremo e ci confronteremo su quanto fatto negli ultimi anni ma soprattutto delle mutate condizioni socio-economiche del nostro Territorio, dei bisogni soddisfatti e dei nuovi bisogni di cui la nostra Associazione non potrà non tenere conto nello stendere gli obiettivi e le strategie del prossimo triennio e programmare le conseguenti azioni. Un dato su tutti condizionerà ogni discussione ed ogni scelta: il calo costante delle nascite e di conseguenza delle mamme che si rivolgono a noi, a cui si affianca tuttavia una maggior complessità delle situazioni, dei problemi e delle vulnerabilità che le donne si trovano a dover affrontare. Paradossalmente alle nostre volontarie colloqui oggi chiediamo meno turni rispetto a 3 anni fa, ma un maggior impegno e disponibilità di tempo.
Parleremo anche dell’esigenza di un cambio generazionale in seno alla nostra Associazione, della necessità di coinvolgere sempre più persone, giovani e meno giovani, che affianchino gli operatori ed amministratori attuali per garantire il presente e il futuro del Cav di Cassano d’Adda.
In altre parole: dobbiamo gettare le basi per costruire il cav di domani e riteniamo fondamentale l’ampliamento della base sociale e la partecipazione e il coinvolgimento di un sempre maggior numero di persone, in modo da poter offrire una pluralità d’idee e di opinioni, nell’interesse e per il bene comune e per garantire nel tempo il graduale ricambio generazionale di cui parlavamo prima.
Invitiamo dunque coloro che condividono i nostri ideali e il nostro pensiero ad associarsi, e ringraziamo tutti i soci, che nel tempo hanno, in diversi modi, contribuito alla crescita del Cav. Ora, ad ognuno si offre la significativa opportunità di accrescere il proprio coinvolgimento nella nostra Associazione, anche attraverso l’eventuale assunzione di incarichi direttivi e ruoli operativi.
Il Cav di domani è quello che stiamo costruendo oggi !
In occasione della giornata per la vita dello scorso anno, aprimmo un progetto di sostegno a favore di tre mamme marchigiane in dolce attesa, colpite dagli eventi sismici di qualche mese prima, il progetto “Primula”.
Nel corso del 2017 le mamme hanno dato alla luce tre splendidi bimbi: Noemi, Alessandro e Piero.
Con le offerte raccolte ai banchetti di primule di Cassano ed altre località della zona e le donazioni arrivate nei giorni successivi, abbiamo donato a ciascuna mamma un corredino e la somma di 2.800,00 euro.
A dicembre abbiamo formalmente chiuso il progetto ed ora, alla vigilia della 40esima giornata per la vita è tempo di tirare le somme.
Ecco quindi il rendiconto entrate/uscite del progetto.
Il camper utilizzato quale centro di aiuto alla vita itinerante per portare sostegno ed aiuto alle mamme ed alle famiglie marchigiane colpite dal terremoto.
Oltre al progetto Primula, il Cav di Cassano ha contribuito con una donazione di 500,00 euro al Movimento per la Vita Italiano, all’acquisto di un camper organizzato come una sorta di “centro di aiuto alla vita itinerante”. Il camper è stato utilizzato anche come temporaneo sostituto della sede del cav di Ascoli, tuttora inagibile. Le volontarie di Ascoli operano instancabilmente ed in condizioni difficili dall’agosto del 2016, a loro la nostra riconoscenza ed il nostro abbraccio!
In un toccante articolo pubblicato sul numero di ottobre di “Sì alla vita”, la segretaria Anita G. ripercorre i giorni del terremoto, dalla prima scossa ad oggi.
Si è tenuta sabato 2 dicembre l’ assemblea dei soci del nostro Cav.
Nella sua relazione di apertura, la presidente Maristella Cremonesi ha illustrato le linee d’indirizzo del prossimo anno. La presidente ha innanzitutto sottolineato il cambiamento in atto dell’utenza che viene a bussare alle nostre porte: si tratta in gran parte di donne povere e straniere in cerca di una risposta assistenziale.
Il Consiglio Direttivo del Centro di Aiuto alla Vita di Cassano d’Adda
Tale cambiamento «è in atto da alcuni anni ormai, in tutto il Paese, ma mai come nell’ultimo anno è stata avvertita da noi l’esigenza di fermarci un attimo a riflettere, di parlare tra di noi in Consiglio Direttivo e cercare di capire come possiamo porci dinanzi al mutamento della società, delle richieste, dei comportamenti. Non è più solo un discorso economico.» Il tutto ovviamente senza snaturare l’identità e gli obiettivi dell’associazione.
«Il problema di intercettare le donne e le famiglie italiane che si trovano ad affrontare una gravidanza in un momento particolarmente difficile, c’è. Molto dipende anche dalla scarsa conoscenza che hanno del Cav……….. Diverse mamme si rivolgono a noi quando il bambino ha già 6 mesi o più e quando chiediamo loro: “perché non sei venuta prima?” la risposta è : “non sapevo di voi, me l’ha detto una conoscente incontrata per caso”.»
Farsi conoscere dunque, soprattutto al di fuori di Cassano, nel vasto territorio nel quale il Cav opera che comprende il Trezzese, la Bassa Bergamasca ed alcune località del Cremonese. Ha proseguito la presidente: «Anche se in calo, la presenza di mamme di origine straniera è preponderante ed il rischio della deriva assistenzialistica è reale, inutile negarlo. Tuttavia questa non è la nostra linea, non lo è mai stata. La nostra linea rimane coerente con il bilancio sociale, ormai un po’ datato ma sempre valido: alla mera fornitura di pannolini, noi mettiamo in atto il progetto pannolini, che vuol dire incontri periodici con le donne, che vuol dire stabilire una relazione con le mamme (nel corso della quale a volte emergono problemi ancor più grandi di quelli emersi inizialmente e che portano a modificare ed integrare l’aiuto già messo in campo) che vuol dire fissare con loro piccoli obiettivi da raggiungere, ecc.. »
Insomma, accogliere la mamma e stabilire con lei una relazione innanzitutto, per comprendere meglio quali aiuti concreti mettere in atto, in una logica di progetto non di assistenzialismo, con il fine ultimo di aiutare la mamma a raggiungere l’autonomia.
«Ci affianchiamo con discrezione alla mamma in attesa di un figlio, per percorrere insieme a lei un pezzetto del suo cammino in un momento particolare, difficile, problematico» dice una volontaria al termine dell’assemblea.
La presidente Cremonesi ha poi parlato della necessità di inserire nuove volontarie nell’organico («Servono volontari un pò in tutti i reparti ma in particolare per lo sportello, l’accoglienza e i colloqui») e del potenziamento dell’attività dello sportello («nel primo anno di attività ha avuto 321 contatti tra telefonate e persone che sono venute direttamente.»)
A gennaio prenderà l’avvio il nuovo progetto in rete con altre associazioni cassanesi e i Servizi Sociali Comunali. Si chiama “energiRa – energie che fanno girare la comunità” avrà una durata di due anni ed un investimento stimato in 121.000 euro di cui 85.000 finanziati dalla Fondazione Cariplo. Obiettivo del progetto è quello di alleviare e contrastare la povertà e la vulnerabilità sociale, tramite interventi in grado di intercettare precocemente le persone e le famiglie fragili e favorire la loro riattivazione attraverso misure personalizzate. E’ rivolto a soggetti singoli e famiglie, in particolare a quelle con minori e a quelle al cui interno è presente una donna in gravidanza.
Il progetto prevede anche l’apertura di un magazzino alimenti nel quale raccogliere e distribuire il fresco recuperato dai supermercati cassanesi.
Sempre da gennaio, una studentessa universitaria inizierà il tirocinio curricolare presso la nostra associazione.
Da ultimo un aggiornamento sul progetto “Primula” (l’adozione di tre mamme marchigiane in gravidanza, duramente colpite dagli eventi tellurici): «la raccolta fondi è stata superiore al previsto pertanto l’importo inizialmente pensato per le mamme, 1.800 € a testa più corredino è stato innalzato a 2.800 € a testa, soldi che le mamme hanno già ricevuto. Per Francesca, Alessandra e Sara, si è trattato di un grande aiuto, insperato. Ci hanno ringraziato, commosse. Giro a tutti i soci Cav e sostenitori questi più che sentiti ringraziamenti. Per loro il ritorno alla normalità non è ancora un obiettivo vicino, ma sono persone molto forti e con una motivazione in più per combattere: il loro bambino!»
L’assemblea è proseguita con l’illustrazione del rendiconto finanziario preventivo da parte del tesoriere Gigi Amati, approvato all’unanimità dai presenti.
Il Cav in pillole – estate 2017
Come usuale nelle due settimane centrali di agosto il Cav è rimasto chiuso al pubblico. Per urgenze siamo stati comunque contattabili telefonicamente, via mail, tramite app o su Facebook.
PROGETTO PRIMULA
Le tre mamme marchigiane colpite dagli eventi sismici dello scorso anno ed adottate dal nostro Cav hanno partorito: 2 maschietti ed una femminuccia, splendidi! Mamme e bimbi stanno bene, purtroppo le famiglie si trovano ancora senza casa a distanza di un anno…. Tutte hanno ricevuto un corredino con il necessario per la nascita ed i primi mesi dopo il parto e la somma di 1.800 euro ciascuna. Le mamme sono felicissime dell’aiuto ricevuto e commosse, ci hanno ringraziato più volte. Condividiamo i ringraziamenti con tutti coloro che hanno aderito alla nostra iniziativa ed hanno fatto pervenire il loro contributo. Anzi, a questo proposito, comunichiamo che, essendo le donazioni ricevute, superiori all’importo inizialmente stanziato, abbiamo fatto pervenire a ciascuna mamma un ulteriore importo di 1.000 euro ciascuna.
SERVIZIO SPORTELLO
Dopo l’iniziale rodaggio, il servizio sportello è “decollato”. Tutti i giovedì dalle 11 alle 12 è possibile mettersi in contatto con il nostro Centro per informazioni, appuntamenti, bonus famiglia, ecc.
A partire da metà settembre l’apertura dello sportello è stata anticipata alle 10:30
BANDO DONIAMO ENERGIA: PROGETTO “ENERGIRA – ENERGIE CHE FANNO GIRARE LA COMUNITA’
Abbiamo partecipato in rete con la locale sezione dei Gruppi di Volontariato Vincenziano, l’Associazione Volontari Cassanesi, S’Apre onlus, ACLI, Cooperativa Sociale Dialogica e i Servizi Sociali del comune di Cassano d’Adda al bando Fondazione Cariplo/A2A “Doniamo energia”. Il progetto presentato (“EnerGira – Energie che fanno girare la comunità”) ha superato la prima fase. Ad ottobre sapremo se il progetto è stato ammesso al finanziamento.
BANDO DI CITTA’ METROPOLITANA PER DISMISSIONE BENI DEL CENTRO ASSISTENZA MINORI
Con tale bando la C.M. di Milano intendeva procedere alla donazione a titolo gratuito di beni dichiarati dismessi a seguito della chiusura del Centro Assistenza Minori. Tra questi: indumenti, pannolini, giocattoli, passeggini, ecc.
La richiesta del Cav di Cassano è stata ammessa e così abbiamo potuto ritirare moltissimo materiale, soprattutto indumenti. Per poterli distribuire però si rende prima necessario selezionare ed ordinare tali indumenti in base ad età e stagione e a tal proposito,
Hai 2-3 ore settimanali libere nel mese di settembre? Vieni a darci una mano!
considerata la gran quantità di materiale, cerchiamo persone che ci diano una mano nel mese di settembre. Se qualcuno potesse dare la propria disponibilità per 2-3 ore alla settimana, ci contatti. Grazie.